I consigli dell’esperto – Il sistema Spine 3D
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- Maggio 23, 2022
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- Adolescenti, Bambini, Gravidanza, Postura, Schiena, Sicurezza, Spine 3d
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Abbiamo già avuto modo di ospitare, tra le nostre pagine, un importante intervento del Professor Menchetti e oggi, con grande piacere, siamo di nuovo qui perché il professore è tornato a parlare della nuova tecnologia Spine 3d. Riproponiamo di seguito le parole del professore. L’estratto che vi andiamo a proporre è tratto da un video uscito sul canale YouTube Hcir Roma.
È lo stesso Professor Pier Paolo Maria Menchetti a presentarsi, illustrandoci il suo settore di competenza: “Specialista in ortopedia. Mi occupo di colonna vertebrale e chirurgia vertebrale mini invasiva, opero e lavoro presso il Rome American Hospital e al Centro Diagnostico Ostiense“.
Continua poi presentando la nuova tecnologia non invasiva fornita da Spine 3d: “Abbiamo oggi l’opportunità di presentare un innovativo sistema per la valutazione della morfologia con una ricostruzione tridimensionale della colonna vertebrale. Un sistema che è in grado di lavorare mediante acquisizione a mezzo di una videocamera a infrarossi e con l’ausilio di un sofisticato software per una ricostruzione tridimensionale delle curve della colonna vertebrale e delle variazioni dell’assetto posturale.”
Il Professor Menchetti continua a spiegare il funzionamento di Spine 3d mettendo in evidenza i vantaggi di un sistema in grado di “effettuare una valutazione con il paziente in piedi”, ma anche di “valutare il pre-operatorio il post-operatorio”. E ancora, sottolinea come l’innovazione di Spine 3d permetta “di studiare le alterazioni posturali e le deviazioni della colonna vertebrale nei bambini e negli adolescenti“, andando a sottolineare l’importanza di questo fattore visto che con alcuni pazienti può essere davvero importante non “fare radiazioni ionizzanti”. Spiega altresì che il sistema non invasivo di Spine 3d è utilissimo anche per le “pazienti in gravidanza che non si possono sottoporre esami radiodiagnostici, con opportunità non solo di avere un esame che permetta una ricostruzione tridimensionale in autonomia, ma con una grossa opportunità di sovraimporre gli esami della radiologia convenzionale.”
Indubbiamente, continua il Professor Menchetti, “questo sistema sicuramente innovativo permette la riduzione di esami radiodiagnostici inutili orientando il clinico alla richiesta di esami sempre più mirati, riducendo sicuramente anche l’esposizione, non solo alle radiazioni ionizzanti, ma anche un’esposizione in termini economici.”
Conclude guardando al futuro, a quello che deve essere l’obiettivo: “integrare la radiologia convenzionale con un sistema posturale che permetta tuttavia una integrazione anche con la metodologia tradizionale, metodica che viene utilizzata ormai da alcuni anni all’estero e che permette di orientare sempre più non solo la terapia dei problemi alla colonna vertebrale, ma soprattutto la problematica e pre-operatoria e post-operatoria.”