Mal di schiena e lavoro pesante
Parliamo oggi della correlazione che c’è – ed è frequente – tra il mal di schiena e il lavoro pesante. Escludendo, ovviamente le cause degenerative, possiamo dire che il mal di schiena insorge per cause di natura prettamente meccanica. È legato infatti all’interazione che c’è tra ossa, muscoli e nervi. Non serve infatti scomodare qualche studio di settore per notare (o semplicemente intuire) che chi svolge un lavoro particolarmente pesante (chi per esempio è soggetto a sforzi eccessivi o deve eseguire una serie di movimenti ripetitivi) accusa spesso problemi di mal di schiena o ancora ernie o scoliosi. Tutti problemi strettamente legati a questioni di postura e di sovraccarico.
Una postura scorretta (e qui parliamo veramente di postura a trecentosessanta gradi, quando si è seduti, quando si è in posizione eretta, ma anche quella durante il sonno) causa un aumento della pressione sui dischi intervertebrali. La conseguenza è l’usura dei suddetti dischi e, ovviamente, la sgradevole sensazione di dolore. Effettuare degli sforzi non è un problema solo per chi svolge lavori pesanti. La sedentarietà, infatti, aggrava in modo evidente le conseguenze di una cattiva postura. Dopotutto, una colonna vertebrale poco allenata e una muscolatura non pronta, indebolita, non sono in grado di sostenere in modo adeguato la spina dorsale e il peso del corpo.
A questa situazione dobbiamo aggiungere lo stress responsabile di tensioni e rigidità muscolare. Il dolore che deriva da una contrazione muscolare è la diretta causa di ulteriori contrazioni. Un problema che insegue il problema e che in sostanza fa peggiorare il mal di schiena. Questo comporta poi un’infiammazione dei nervi e il problema in principio localizzato si estende rapidamente, coinvolgendo spalle, collo, ma anche braccia e gambe, arrivando fino alla testa.
Alcuni consigli per chi svolge lavori pesanti
In che modo possiamo ovviare a certi problemi, se svolgiamo (con regolarità o in modo occasionale) lavori pesanti? La prima “regola” da tenere a mente è che il peso va scaricato sugli arti inferiori, non sulla colonna vertebrale. La posizione migliore da tenere quando si sollevano dei pesi è con le gambe leggermente divaricate, così da poter distribuire in maniera uniforme il carico su entrambi gli arti, mantenendo allineata la schiena il più possibile. Così facendo non si vanno ad alterare le curve naturali del corpo.
Flettere la schiena quando ci si china è sempre sbagliato. Il modo corretto per flettersi è quello di piegarsi sulle ginocchia in posizione accovacciata, oppure posizionarsi direttamente in ginocchio.
Naturalmente è sempre sconsigliabile sollevare pesi eccessivi (per questo ci sono macchinari o strumenti appositi), ma a volte è necessario. Bisogna evitare di piegare la schiena mantenendo le gambe rigide e dritte. Il modo corretto è quello di piegare le ginocchia e di sollevarsi per mezzo delle gambe, facendo attenzione a tenere il peso il più possibile vicino al corpo. Anche chi trasporta pesi deve fare attenzione ad alcuni dettagli. Mai sovraccaricare un solo lato, perché in questo modo sollecitiamo i dischi invertebrali in maniera non simmetrica. L’ideale sarebbe distribuire il peso su tutti e due i lati. Attenzione anche nel momento in cui dobbiamo spingere un oggetto pesante. Anche in questo caso la forza che dobbiamo usare è quella delle gambe, senza piegare in modo non naturale la schiena.
Se abbiamo un problema?
Ovviamente, nonostante tutte le precauzioni, il mal di schiena potrebbe insorgere comunque. Oltre al consiglio di riposare ed evitare altri sforzi, il suggerimento principale è sempre quello di rivolgersi a uno specialista e seguirne i consigli. Tra l’altro, oggi con la tecnologia Sensor Medica, grazie a Spine 3d possiamo fare degli accertamenti in completa sicurezza. La salute prima di tutto. Prendetevi cura di voi.