Durante la gravidanza la donna va incontro a una serie di disagi piuttosto prevedibili. Uno di questi è senz’altro il mal di schiena, un dolore che si manifesta spesso in maniera piuttosto intensa e che interessa in particolar modo la parte bassa della schiena, soprattutto la zona lombare. Il dolore però potrebbe irradiarsi anche verso le gambe o coinvolgere le ossa del bacino. In alcuni casi il disagio è percepibile anche nella zona delle scapole.
Quando si presenta il problema? Quali zone del corpo interessa?
I dolori di schiena possono iniziare in qualunque fase della gravidanza (a volte anche tra il secondo e terzo mese), ma è più probabile che questi possano presentarsi verso il quinto o sesto mese per crescere di intensità a mano a mano che passano le settimane. Sicuramente le donne più a rischio sono quelle che presentano problemi di sovrappeso o che già prima della gravidanza hanno in qualche modo sofferto con la schiena. Parliamo di un problema comunque largamente diffuso che colpisce circa il 60% delle future mamme.
Il dolore può manifestarsi in diversi modi: dolore lombare oppure pelvico posteriore. Il dolore lombare si manifesta all’altezza delle vertebre lombari e nella parte medio-bassa della schiena. Può diffondersi anche ai muscoli lungo la colonna vertebrale, fino alla gamba o al piede. Tende ad aumentare quando si assumono posture statiche per un tempo prolungato, ma può intensificarsi anche dopo l’esecuzione ripetitiva di specifici movimenti.
Il dolore pelvico è invece localizzato nella parte posteriore del bacino e può estendersi verso il basso (gluteo) e alle cosce (parte superiore). Può essere generato o aggravato da attività molto comuni come camminare o salire le scale, ma anche dal semplice gesto di rigirarsi nel letto. È un problema di difficile e lunga risoluzione, quindi il consiglio è sempre lo stesso: non dovete trascurarlo.
Ma di che tipo di mal di schiena parliamo?
Andiamo a vedere quali sono le tipologie di dolore che possono affliggere un periodo di per sé già molto delicato. Dobbiamo distinguere tra un dolore acuto e uno cronico.
Acuto: è sicuramente un dolore molto fastidioso, perché si manifesta nel momento specifico in cui compiamo un determinato movimento o sforzo, come per esempio sollevare un peso o mantenere determinate posizioni.
Cronico: è il dolore che desta maggiore preoccupazione, perché non solo può durare a lungo, ma solitamente è un’anticipazione – sgradita – di dolori di mal di schiena post-partum.
Il mal di schiena cronico presenta maggiori complessità e per questo motivo non deve essere trascurato. È vero che il dolore può far parte della gravidanza, ma non per questo deve essere accettato passivamente, anche perché può trasformarsi in un problema più importante, come una lombalgia cronica, per esempio. Consigliamo sempre, quindi, di sottoporsi a delle visite specialistiche (sia durante che dopo il parto) se il dolore è continuativo.
Cosa provoca il mal di schiena durante una gravidanza?
I fattori che provano mal di schiena in gravidanza sono molteplici e molto spesso concorrono tutti insieme al problema. Sicuramente uno dei fattori principali è determinato dall’aumento di peso (proprio per questo motivo durante la gravidanza si fa molta attenzione a questo aspetto) e l’inevitabile spostamento del baricentro (la colonna vertebrale va incontro a uno sbilanciamento accentuato).
Non è da trascurare nemmeno l’incidenza di una postura scorretta, ma altri elementi che entrano in gioco sono lo stress(può causare un irrigidimento muscolare nella parte posteriore del corpo), l’incremento di ormoni e l’ingrossamento dell’utero (il quale potrebbe fare pressione, tra le altre cose, sul nervo sciatico).
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Oggi è possibile monitorare lo stato di salute di una donna incita in completa sicurezza, grazie alla tecnologia non invasiva Spine 3d. Trascurare un mal di schiena può avere conseguenze a lungo termine ed è bene prendersi cura della propria salute.
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