Ancora sulla cervicalgia

Qualche giorno fa vi abbiamo parlato della cervicalgia e abbiamo cercato di fare un po’ di chiarezza sulla terminologia, spesso poco chiara a chi medico non è. Oggi riprendiamo l’argomento e vediamo meglio quali sono i sintomi della cervicalgia, se e in quale modo si può prevenire, quindi qualche accenno sulla diagnosi ed eventuali trattamenti in merito. Ovviamente, questo articolo ha il solo scopo informativo e la raccomandazione è sempre la stessa: consultate il vostro medico di famiglia il quale all’occorrenza saprà indicarvi anche la necessità di una visita specialistica.

Cervicalgia: quali sono i sintomi? È possibile prevenirla

La cervicalgia si manifesta come un dolore localizzato al collo, principalmente nella parte posteriore. Dolore che si può irradiare lungo la muscolatura della colonna dorsale e delle spalle. Nei casi più complessi il fastidio può arrivare anche alle braccia, ma il caso è meno frequente.

In alcuni casi questi dolori si possono prevenire. Soprattutto se i dolori sono determinati da problematiche muscolari. In questo caso il primo passo è quello di mantenere una postura corretta, il collo diritto e sempre allineato con il corpo, cercando quindi di evitare di piegare la testa in avanti.

Gran parte di questi problemi nascono in ambito lavorativo, soprattutto nei casi in cui lavoriamo per molte ore al computer seduti alla scrivania. In questi casi è utile controllare spesso la propria posizione e regolarla di conseguenza.

Un altro consiglio molto utile è quello di cercare di non mantere una posizione scorretta di notte, Evitare di posizionarsi a pancia in giù con la testa girata di lato. È un’abitudine che alla lunga crea diversi problemi alla nostra cervicale.

Diagnosi

Chi può diagnosticare con precisione la cervicalgia? Lo specialista fisiatra. Per diagnosticare i dolori cervicali il paziente viene sottoposto a una visita specifica in cui il medico raccoglierà tutte le informazioni necessarie e al termine sarà in grado di valutare la necessità di eseguire esami di accertamento. Esami, tra l’altro, che oggi grazie alla tecnologia non invasiva Spine 3d, possono essere eseguiti in completa sicurezza.

E dopo? Cosa avviene?

Qualora ci si trovasse a fare i conti con un dolore provocato da difetti nella postura, da stress o da scarsa forma fisica (quindi parliamo di problemi la cui natura non è certo preoccupante, quelli che chiamiamo di natura “benigna”) andremo di certo incontro a una serie di esercizi (sempre indicati dallo specialista) che potremo svolgere, anche da soli, a casa. Ovviamente sarà necessario correggere anche la nostra postura, causa del dolore.

Fisiatra

Di fronte a un dolore acuto lo specialista molto probabilmente ci prescriverà farmaci antinfiammatori, a volte in associazione a miorilassanti. Non è esclusa, in questi caso anche la mesoterapia antalgica, un’iniezione sottocutanea con un ago molto piccolo e sottile di piccole quantità di farmaco che agiscono direttamente sulla parte interessata e che ci porterebbe a ridurre l’uso di farmaci per via orale.

Ma ci sono anche casi, più specifici, in cui il fisiatra potrà effettuare manipolazioni vertebrali e prescrivere, in abbinamento a questo, trattamenti di massoterapia o fisioterapia specifica. Sono pochi, ma decisamente più significativi, i casi in cui si riterrà necessario muoversi per via chirurgica.

In ogni caso, lo ripetiamo ancora, perché è l’aspetto fondamentale, in caso di dolore non esitate a contattare il vostro medico. La vostra salute non deve mai essere sottovalutata.

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