L’importanza dello screening nelle alterazioni muscoloscheletriche

Pochi giorni fa, sulle pagine della rivista Scientific Reports è stato pubblicato un interessantissimo studio sul metodo combinato non invasivo di valutazione della corretta postura. Uno studio condotto da un gruppo interdisciplinare dell’Università di Catania, coordinato dal prof. Giuseppe Musumeci del Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche su un ampio numero di soggetti sani (giovani adulti) con il fine di dimostrare l’importanza dello screening delle alterazioni posturali (soprattutto quando i soggetti sono “apparentemente” sani).

Lo studio – finalizzato nella valutazione non invasiva della postura – ha analizzato le alterazioni muscoloscheletriche dei soggetti, utilizzando la termografia a infrarossi e la rasterstereografia, analisi topografica della schiena, proprio il tipo di esame che è possibile effettuare – grazie alla tecnologia LiDar – con Spine 3d (Sensor Medica). A coadiuvare il prof. Musumeci (Scienze motorie), un gruppo di lavoro multidisciplinare composto da Vito Pavone e Gianluca Testa (Ortopedia), Pietro Pavone (Pediatria), Venerando Rapisarda (Medicina del lavoro) e Michele Vecchio (Fisiatria).

Dopotutto, secondo studi recenti, è dimostrato che le alterazioni muscoloscheletriche sono tra le cause principali di disabilità proprio in quella fascia d’età presa in esame dalla ricerca del prof. Musumeci. Da qui la necessità di implementare metodiche non invasive, soprattutto per andare a indagare e valutare la postura in quei soggetti apparentemente sani.

Spine 3d e la necessità di effettuare controlli prima del dolore

Ovviamente un soggetto che non sente dolore, che non ha sintomi specifici, difficilmente si preoccupa di svolgere esami. Anche perché c’è da sempre la tendenza, quando possibile, a evitare esami invasivi. La possibilità, quindi, di poter effettuare dei controlli non invasivi è un’arma in più nelle mani sia del paziente che del medico.

La rasterstereografia (ottima per la valutazione della postura fisiologica o patologia della schiena), esame possibile con Spine 3d, non solo è un metodo affidabile, ma completamente sicuro e rapido. La combinazione di questi due esami (rasterstereografia e termografia a infrarossi) permette un’analisi muscoloscheletrica di qualità, oggettiva e sicura. Da poter effettuare con regolarità, non solo quando il dolore ci ricorda che possiamo fare qualcosa per la nostra salute.

La necessità di una diagnosi precisa e precoce

È lo stesso prof. Musumeci a sottolineare l’importanza di questo studio. Studio che non vuole solo valorizzare l’efficacia di esami non invasivi, e quindi del tutto sicuri per il paziente, ma che vuole evidenziare la necessità di poter effettuare diagnosi precoci soprattutto quando nel soggetto non ci sono sintomi specifici. E la combinazione dei due esami al centro dello studio (titolo: Thermography and rasterstereography as a combined infrared method to assess the posture of healthy individuals) può davvero essere determinante: “Speriamo che i risultati di questo studio possano contribuire alla prevenzione e alla diagnosi precoce di complicazioni muscoloscheletriche, migliorando la qualità della vita dei pazienti”. Il fine è quello di anticipare le problematiche più complesse, perché la prevenzione è sempre il percorso più valido per la nostra salute.

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