Lombalgia acuta: sintomi e cause

La lombalgia acuta è quasi sempre causata (nove volte su dieci) da strappi e contratture muscolari. Infortuni che possono verificarsi sia praticando sport che svolgendo attività quotidiane, attività che prevedono il sollevamento di pesi o continui movimenti rotatori del tronco. A dire il vero, anche la sedentarietà (e quindi la mancanza di allenamento) può essere la causa di mal di schiena frequenti. Ma possono esserci anche altre motivazioni, soprattutto nei casi più gravi: un’ernia del disco oppure la degenerazione dei dischi invertebrali così come l’osteoporosi, la fibromialgia e infine anche i tumori spinali.

Solitamente una normale lombalgia scompare dopo 2-3 settimane. Qualora divenisse cronica (con fastidi oltre le sei settimane) un medico può prendere in considerazione la prescrizione di esami specifici come la Radiografia alla colonna vertebrale (RX), la Risonanza Magnetica (RMN) o la Tac lombosacrale. Esami che oggi possono in parte essere sostituiti dalla nuova tecnologia non invasiva LiDar, sfruttata appunto da Spine 3d (Sensor Medica). Perché effettuare un esame potenzialmente dannoso quando in fase preliminare (e in fase di check up) c’è una valida alternativa?

Lombalgia e Lombosciatalgia: le differenze

Hanno origini e localizzazioni diverse, ma le accomuna il forte dolore. La lombalgia colpisce a livello lombare o dorsale ed è circoscritta all’area finale della spina dorsale. Nel caso della lombosciatalgia ci troviamo di fronte anche a un’infiammazione del nervo sciatico le quale può causare molto spesso fitte taglienti alla coscia. Ma in questi casi specifici parliamo senz’altro di una presenza di ernie discali, le quali facendo pressione sul nervo generano una sciatalgia.

Lombalgia acuta: i rimedi

Si consiglia riposo assoluto per almeno tre giorni, a prescindere dalla causa della lombalgia. È molto importante non compiere sforzi o fare movimenti bruschi. Trascorrere molto tempo seduti o in piedi può aggravare la lombalgia: il consiglio è quindi quello di assumere una posizione supina anche di giorno, usando un cuscino o una coperta per tenere le cosce leggermente rialzate rispetto al bacino (facilitando il rilassamento dei muscoli e delle articolazioni).

Il rimedio nell’immediato per il dolore, invece, è l’utilizzo del ghiaccio (quattro volte al giorno) insieme a pomate specifiche (consultate sempre un medico specialista). Efficace l’utilizzo di antidolorifici e antinfiammatori insieme a esercizi mirati di riabilitazione (come la ginnastica posturale). Recuperare la mobilità delle articolazioni irrigidite è fondamentale.

La prevenzione

Ma c’è qualcosa che possiamo fare anche in fase di prevenzione. I consigli, a rischio di essere banali, spesso sembrano davvero banali, ma sono in pochi a seguirli.

1) Svolgere esercizio fisico più volte a settimana (nuoto, pilates, yoga)
2) Alimentazione corretta (evitare il sovrappeso)
3) maggiore attenzione alla postura (soprattutto per tutti quelli che passano troppe ore seduti a una scrivania)
4) Scegliere scarpe comode.

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